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Aug 13, 2021
11 minuti letti

App push notification: differenze con SMS marketing

Le App push notification sono uno strumento sempre più utilizzato per fidelizzare i propri clienti. Le app che utilizzano notifiche push sono ormai una realtà sempre più diffusa e questa tecnologia non può essere ignorata se vuoi incrementare il coinvolgimento del tuo pubblico. Vediamo cosa sono, quali vantaggi possono dare al tuo business e che differenze hanno con l’SMS marketing.

Hai o vorresti avere una app mobile per il tuo business ma non hai mai sentito parlare di App push notification, oppure sai che esiste questa tecnologia ma non hai ben capito come possa tornare utile? Forse allora è arrivato il momento di fare chiarezza e capire invece cosa sono i messaggi push, quali vantaggi portano e in cosa si differenziano dal più tradizionale SMS marketing che magari già utilizzi.


App push notification: Cosa sono le notifiche push e a cosa servono

Prima di parlare di caratteristiche e vantaggi vediamo innanzitutto cosa sono le notifiche push e a cosa servono. Nel funnel marketing una fase cruciale, dopo la conversione degli utenti in clienti, è sicuramente la fidelizzazione. Per continuare a mantenere alta l’attenzione su di te e fare in modo che le persone non cerchino soluzioni alternative, rivolgendosi ai tuoi competitor, è necessario disporre di strumenti capaci di coinvolgere il tuo pubblico. Una soluzione, diventata oramai indispensabile, si chiama app push notification. Lo strumento migliore per ottimizzare al massimo i risultati della tua app mobile. Di cosa si tratta? Quando si parla di app push notification ci si riferisce ad un servizio di messaggistica istantanea che permette di inviare ciò che vuoi comunicare direttamente sullo smartphone dell’utente quando è online, tramite connessione dati o Wifi. Come si riconosce? Si tratta di notifiche push ovvero che l’utente vede comparire sul proprio telefono senza effettuare alcun download (Il termine “push” infatti sta a significare proprio questo).

Perciò anche se la app non è in utilizzo, quindi apparentemente chiusa, i messaggi push arrivano comunque. Questo è possibile grazie ad alcune funzioni che permettono alla app di continuare a lavorare comunque in background. Quindi anche se in un preciso momento l’utente non sta utilizzando l’applicazione, questa risulta comunque attiva e la notifica push di aggiornamento arriva lo stesso. Se il messaggio recapitato attira l’attenzione, non solo viene letto, ma porta anche alla riapertura della app e di conseguenza al compimento di un’azione da parte dell’utilizzatore. 

In questo modo il funnel marketing si riattiva e riprende il percorso che trasforma la semplice attenzione in desiderio con il fine di convertire ancora una volta l’interessato in cliente.


Perché l’app push notification è considerata una strategia di marketing interessante?

Facile a dirsi, la notifica push altro non è che un messaggio personalizzato che l’utente ha innanzitutto deciso di ricevere, tramite attivazione del servizio che può essere disattivato in ogni momento, andando ad agire molto semplicemente nelle impostazioni delle app.

Questo tipo di messaggio consente all’utilizzatore di rimanere sempre aggiornato e informato circa le notizie e le novità provenienti dalle app che preferisce o che maggiormente utilizza. Si può trattare di un social network, ma anche del servizio di posta elettronica, di messaggi provenienti dalla propria banca o magari di un’attività commerciale o servizio utilizzato abitualmente o comunque con una certa frequenza dall’utente. Il contenuto che arriva tramite notifiche push, se ben strutturato, viene percepito certamente di valore per il destinatario. 

Nel suo libro “Permission Marketing”, lo scrittore e imprenditore statunitense Seth Godin spiega bene il contesto in cui questo tipo di tecnologia si inserisce all’interno di una strategia di comunicazione.

“La tecnologia push è una forma di comunicazione attraverso internet in cui la richiesta di invio ha origine nel server, in opposizione alla tecnologia pull, in cui la richiesta ha origine dal cliente”.

Come si evince da quanto detto da Godin, l’app push notification non appartiene alla categoria di messaggi pubblicitari tradizionali, come ad esempio gli spot televisivi o i volantini che trovi nella cassetta delle lettere. Questa forma di comunicazione che ben conosciamo è infatti indirizzata ad un pubblico eterogeneo che non ha avanzato alcuna richiesta o dato il proprio consenso per ottenere quel tipo di informazioni.

Oggi per comunicare è preferibile chiedere il consenso del pubblico. La comparsa di una notifica push dunque, proprio perché attivata volontariamente, non è percepita come una fastidiosa intrusione, ma una risorsa, da parte di chi la riceve. Ecco spiegato il  perché le attività di email SMS mobile marketing sono davvero importanti da implementare.

Se hai già pensato o addirittura attivato per la tua attività una app mobile e intendi utilizzare il sistema di app push notification è importante dunque tu ne comprenda le potenzialità. Fatto questo è necessario poi valutare se possa essere o meno uno strumento efficace per la tua strategia di marketing. Anche l’app push notification deve essere infatti parte di un progetto che prevede il raggiungimento di precisi obiettivi.


Notifiche push e SMS mobile marketing

Abbiamo capito cosa sono le notifiche push e come possono venire utilizzate. Anche se probabilmente già lo hai intuito, facciamo comunque un po’ di chiarezza su ciò che realmente le rendono differenti rispetto all’SMS mobile marketing.

Non sono due tipologie di comunicazione che contrastano tra loro, è bene precisarlo perché sia l’invio dei messaggi push che quello degli SMS portano a dei benefici se pianificati all’interno di una strategia di marketing ben definita. 

Scegliere di utilizzare l’email SMS mobile marketing piuttosto dell’app push notification è una scelta sicuramente da ponderare bene perché entrambe le tecnologie si prestano nel raggiungimento del successo della tua strategia di marketing digitale. La soluzione migliore può dunque essere valutata nell’obiettivo di creare reale interazione con il cliente. Oltre a fidelizzarlo nella ricezione delle comunicazioni, serve infatti portarlo a compiere il processo di acquisto previsto dal funnel marketing, attirando la sua attenzione e portandolo alla conversione. 

Sms mobile marketing e app push notification perciò sono canali che hanno in comune il fine di costruire relazioni con i clienti. Abbiamo parlato delle caratteristiche e potenzialità delle notifiche push, vediamo ora in cosa differiscono dall'SMS marketing.


Sms mobile marketing

Parte di una più ampia strategia comunicativa, l’Sms mobile marketing ti permette di inviare, sotto forma di uno Short Message Service (SMS), informazioni circa sconti, promozioni o novità riguardanti il tuo business.

Vediamo le caratteristiche principali:

  • La ricezione del messaggio, cosiddetto tradizionale, si differenzia subito dall’app push notification per le modalità di ricezione. Non è infatti necessario essere collegati ad Internet per poter ricevere un SMS. L’unica cosa indispensabile è trovarsi in una zona con una buona ricezione, cosa oggi abbastanza facile. Niente collegamenti dati o Wifi, serve solo ci sia sufficiente campo nel luogo esatto in cui il destinatario si trova. Ciò può tornare utile se ad esempio ti interessa intercettare un pubblico all’interno di un mercato emergente, dove è più semplice arrivare ai clienti con questo tipo di tecnologia, in assenza di una rete Internet. 
  • Per poter inviare un SMS per fini legati al marketing aziendale è necessario il consenso dell’utente. Form online e questionari in negozio sono essenziali per raccogliere informazioni dal cliente e per avere soprattutto la sua autorizzazione all’utilizzo di dati personali come il numero telefonico. Affinché non ci siano violazioni della privacy serve informare il cliente sull’utilizzo delle informazioni da questo ricevute, spesso facendogli anche decidere se ricevere o meno comunicazioni di tipo promozionale, ad esempio proprio via SMS.
  • Sicuramente anche l’SMS tiene conto della presenza preponderante degli smartphone dunque all’interno del testo questo spesso contiene un link che permette di indirizzare l’utente direttamente al sito o ad una pagina specifica di questo. Un modo per coinvolgere il cliente anche nella comunicazione online dell’azienda.
  • Rispetto per esempio ad un’e-mail, il tasso di coinvolgimento è davvero alto. Secondo i dati in nostro possesso il 98% degli SMS inviati con scopi legati al marketing viene letto entro 3 minuti dalla ricezione.
  • Con l’SMS marketing è possibile inoltre inviare 2 tipologie di messaggi:
  1. Messaggi “one to many” ovvero quelli che partono dall’azienda per intercettare un pubblico numeroso non necessariamente targetizzato per coinvolgerlo in promozioni, come ad esempio la possibilità di usufruire di speciali coupon di sconto o di partecipare a vendite promozionali. Sono testi che possono anche riportare informazioni di altra natura come avvisi e aggiornamenti delle condizioni meteo.
  2. Messaggi “one-to-one” cioè messaggi che vengono indirizzati ad una sola e precisa persona. Si attivano in conseguenza ad un’azione come per esempio dopo un ordine effettuato online.


App push notification

L’app push notification ha bisogno, come abbiamo già detto, di una connessione alla rete Internet per arrivare in tempo reale, ma data la pressoché totale presenza di soli smartphone, non è certo un limite.

Secondo infatti i dati presenti nel report annuale di “We are social”, inerenti all’anno 2020, il 96.6% dei telefoni nel mondo è uno smartphone. E tra le caratteristiche di questo non solo c’è la possibilità di essere connesso ad Internet quasi sempre 24/h, ma anche di scaricare applicazioni. 

Una percentuale interessante dunque di cui tenere conto (In Italia le connessioni da mobile, secondo lo stesso report, sono oltre i 77 milioni, un numero che, come si vede, è addirittura maggiore del numero stesso di abitanti della Penisola).

Vediamo qualche caratteristica più precisa:

  • Le notifiche push, come forse si è già intuito, sono messaggi di tipo non intrusivo, proprio per il fatto che è l’utente stesso a decidere se riceverle o meno. Esiste infatti la possibilità di personalizzare l’esperienza della app affinché i messaggi push non diventino qualcosa di fastidioso, ma veri e propri contenuti di valore che si ha piacere ricevere. Per l’utente è semplice: basta entrare nella sezione “Applicazioni” del proprio telefono e disattivare le eventuali tipologie di notifiche che non è interessato a ricevere riguardo quella specifica app. Nessuna intrusione non desiderata dunque perché è sempre possibile scegliere la tipologia di notifiche che si vogliono ricevere così come optare per la disattivazione totale di qualsiasi comunicazione. Una volta fatta questa operazione è possibile rivedere in un secondo momento la scelta e tornare ad attivare tutte o parte delle notifiche. 
  • Questo sicuramente aiuta, così come la personalizzazione dei messaggi push che attirano maggiormente l’attenzione dei tuoi clienti a beneficio del tasso di fidelizzazione.
  • Migliorano l'engagement, cioè il legame che si viene a creare tra brand e consumatore.
  • Aiutano la segmentazione del tuo pubblico grazie alla possibilità di monitorare il tipo di interesse, così come il livello di coinvolgimento dell’utente all’arrivo delle notifiche push. 
  • Sono utili nella profilazione dei clienti. In base alla risposta data alla ricezione dei messaggi push è possibile rendere la tua strategia di marketing sempre più mirata al giusto target. 

Sono le app che operano nel settore dell’e-commerce e dei servizi che utilizzano maggiormente le notifiche push. Dal quotidiano al quale l’utente è abbonato tramite applicazione mobile e che lo avvisa di una notizia di rilievo appena pubblicata in un articolo, all’e-commerce di abbigliamento che segnala una promozione speciale per un acquisto da effettuare entro le 24 ore. Non solo quindi attività commerciali ma anche i servizi utilizzano questo tipo di tecnologie, basti pensare alle banche o a Google che ci avvisa con un messaggio push quando è appena arrivata una nuova e-mail.

I vantaggi per chi ha attivato le notifiche push? I vantaggi sono molti. Permette agli utenti di cogliere l’attimo per l’acquisto di qualcosa che era probabilmente rimasto nel carrello o nella lista dei desideri della app così come non perdere l’arrivo di un’email importante, evitando di controllare ogni cinque minuti la casella di posta elettronica.


Notifiche push: istruzioni per l’uso 

Se hai deciso di introdurre nella tua app mobile un servizio di messaggi push non significa però che tu abbia anche raggiunto gli obiettivi prefissati. Abbiamo parlato delle caratteristiche, dei possibili benefici e delle differenze rispetto all’SMS marketing, ora ti vogliamo dare qualche consiglio in modo che l’app push notification diventi uno strumento davvero efficace per il tuo business.


1. Attenzione nella scrittura delle notifiche push

Sì perché abbiamo capito cosa sono dal punto di vista più tecnico, ma forse non è chiaro che le notifiche push sono fatte di contenuto e che questo va scritto con cura per essere davvero di valore. 

L’obiettivo non è infatti certo quello di infastidire l’utente ma attirare grazie a poche parole, ben scelte, la sua attenzione e aprire quindi un canale di comunicazione che lo possa poi spingere all’azione. 

  • Il content marketing di cui tieni già conto nella tua strategia va infatti applicato anche qui. La sfida è proprio riuscire a convincere, attraverso pochi caratteri di testo, che vale la pena approfondire. 
  • Niente messaggi puramente pubblicitari, farebbero solo scappare l’utente che si trova davanti l’ennesimo sconto speciale urlato ai quattro venti.
  • Niente linguaggio da risponditore automatico, cura il linguaggio e comunica senza giri di parole, senza usare un tono aggressivo. In questo modo avrai più possibilità di trattenere i tuoi clienti nel tempo (customer retention). 

 

Quando inviare le notifiche push 

Anche le notifiche push come altri contenuti digitali risultano più efficaci quando hanno una programmazione ben pianificata. 

Meglio arrivare all’utente quando è più predisposto alla ricezione piuttosto di trovarlo distratto. 

Esiste, secondo alcuni studi fatti in merito, un orario in cui risulta migliore l’efficacia di reazione ai messaggi push: tra le 12 e le 17 durante i giorni feriali, evitando possibilmente il lunedì. In questa giornata si è già alle prese con altre comunicazioni da smaltire e la notifica potrebbe risultare qualcosa di troppo. Ciò le farebbe perdere di efficacia, anche se si tratta di un contenuto ben scritto e di valore. Così meglio non spedire notifiche nel fine settimana quando il ricevente è meno attento a questo tipo di comunicazioni.


Notifiche push Iphone e notifiche push Android

Una piccola nota finale va fatta per segnalare che le notifiche push non vengono gestite in egual modo da iphone e telefoni con sistema operativo Android.

Ci sono delle differenze infatti nelle procedure di attivazione, personalizzazione e disattivazione a seconda del sistema operativo presente nel proprio smartphone. Ti illustriamo brevemente come funzionano entrambi:

  • Notifiche push Iphone con sistema operativo IOS. Le notifiche push iphone sono diverse per le diverse app presenti nel telefono. Quelle maggiormente utilizzate sono di certo i messaggi push dei social network ai quali l’utente è iscritto. Vediamo cosa fare per tre delle piattaforme più usate: WhatsApp, Facebook e Instagram.
  1. WhatsApp: Si attivano o disattivano attraverso il “Centro notifiche”. Fatto questo, affinché l’operazione vada a buon fine, è meglio spegnere per almeno 30 secondi lo smartphone e verificare l’attivazione delle opzioni scelte una volta riacceso.
  2. Facebook: Per le notifiche push iphone ricevute da Facebook, anche in questo caso attraverso il “Centro notifiche” si imposta lo stile di avviso, poi si va sulle impostazioni dell’account, quindi nella sezione “Notifiche” e successivamente “Push del cellulare”. Qui è possibile scegliere le notifiche più interessanti. Saranno davvero proprio queste le sole ad arrivare all’utente.
  3. Instagram: In questo caso si può operare direttamente all’interno dell’applicazione sui tre puntini nella sezione del profilo dove si trovano le impostazioni. Qui si possono modificare le impostazioni di ricezione di notifica o decidere di non riceverne affatto attivando il tasto “Off”.
  • Notifiche push per sistema operativo Android. Per chi dispone di un dispositivo Android il procedimento per le stesse app viste nel paragrafo precedente.
  1. WhatsApp: Si possono attivare o disattivare tutte o parte delle notifiche nella sezione delle impostazioni del telefono da cui poi si accede all’elenco delle applicazioni e quindi a Whatsapp. 
  2. Facebook: Per questa applicazione si passa per le impostazioni dell’account, poi “Notifiche” quindi “Push sul cellulare”. A questo punto si può selezionare o deselezionare le notifiche che si desidera maggiormente ricevere.
  3. Instagram: Infine, anche per i dispositivi con sistema Android si accede alle impostazioni per le notifiche di Instagram direttamente dalla app, dai tre puntini della sezione profilo. Si va alle impostazioni delle notifiche che compaiono in basso all’elenco e si può decidere se modificare solamente o attivare l’opzione “Off”.

L’app push notification è un’opportunità che conviene tenere in considerazione per la tua app. Le potenzialità sono molte così, come hai visto, i benefici.

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